Gianna Nannini finalmente mamma rock di Penelope

“Per mettere al mondo un figlio ci vorrebbe la patente. e io la patente l’ho presa perché negli anni ho imparato a vivere e amare“. Oggi è arrivata Penelope, figlia di Gianna Nannini. E’ nata questa mattina alla clinica Madonnina di Milano. Ed è già in atto una querelle tra  il sito di “Tv Sorrisi e Canzoni” e panorama.it. sulla paternità dello scoop. La notizia della gravidanza della rockeuse, questo è certo, era stata data nell’agosto scorso dal settimanale Chi, che aveva pubblicato le foto della Nannini con pancione intenta a fare shopping in un negozio londinese per bebé. Il fatto che l’artista avesse deciso di dare alla luce la sua primogenita all’età di 54 anni, ha suscitato un polverone di polemiche sull’opportunità di diventare madre dopo una certa età. Intanto, né il sito ufficiale http://www.giannanannini.com, ne la pagina su Facebook, http://www.facebook.com/giannanannini,  hanno ancora scritto una riga sull’evento tanto atteso dalla cantautrice. Campeggia, invece su giannanannini.com, la lettera aperta che la neomamma aveva inviato alla sua Penelope e pubblicata la settimana scorsa sulle pagine della rivista Vanity Fair. “Ti chiamero’ Penelope perché mi hai aspettato tanto prima di nascere. Hai aspettato che fossi pronta. Per tre volte non lo sono stata, ma oggi lo sono. Tu, il più grande amore della mia vita, arrivi dopo il dolore profondo e lo shock. Ma ci ho creduto pienamente, e ho sentito la forza per riuscirci, e ti ho desiderata così tanto che oggi, mentre ti scrivo, ti ho dentro di me“. Gianna Nannini non ha mai fatto mistero del suo grande desiderio di diventare mamma, tant’è che ha avuto, negli scorsi anni,  tre gravidanze sfortunate. Ecco anche la spiegazione della scelta del nome per la figlia, Penelope, “ perché mi hai aspettato tanto”. La Nannini ha anche scritto che non vedeva l’ora di trovarsi sola con la sua creatura per potersela guardare, studiare e scoprire con lei le gioie di questa nuova avventura. “Io e Te”, con la “t” maiuscola. Auguri, allora, alla primipara più rock d’Italia.